Meditazione, spiritualità, ricerca di energia e nuova sessualità. Il tantra arcobaleno è una realtà anche in Italia.

Il termine “tantra” è traducibile come “strumento per estendere la consapevolezza” e dopo il nude yoga è una nuova realtà che prende sempre più piede nel mondo arcobaleno anche italiano. Il tantrismo non è una religione ma un insegnamento rivoluzionario che apparve in una prima forma scritta intorno al IV secolo dopo Cristo ed è una via mistica di sintesi ed evoluzione degli insegnamenti precedenti. I libri e i testi sacri rivelati dal Supremo Signore Shiva, presentano un insegnamento attraverso il quale il praticante può conseguire la crescita spirituale attraverso la pratica personale. Conosciuto come la via dell’Estasi, incorpora tutti gli aspetti della natura umana e sfrutta l’unità per raggiungere l’illuminazione spirituale.

In questo periodo di diffuso post-new-agismo e spesso di nevrotiche ricerche di senso, oltre che di frenetico appagamento, sotto il nome “tantra” si sono presentati movimenti, informazioni e “sistemi di credenze” che trasmutano la via mistica e spirituale in un allegorico insieme di esercizi per migliorare le prestazioni sessuali, per vivere esperienze iper-orgasmiche belle e pronte, o istanze di nuove congregazioni segrete.

Il tantra però non riguarda solo il piacere sessuale quanto l’equilibrio interiore e come raggiungerlo, come vivere in equilibrio tra le energie maschili e femminili insite in ognuno. Ciò che più di tutto caratterizza il tantra è che non è una via escatologica, non vive la liberazione come disponibile solo dopo la morte, al di là del corpo, o quale premio per una vita ascetica e di totale controllo ed esclusione del piacere: esso vede l’uomo illuminato come un essere “integrale”. Il tantra non esclude le persone omosessuali dalla conoscenza mistica ma è una via aperta, libera e iconoclasta: ogni dualità è da abbandonare per realizzare il Sé.

Nei gruppi, oltre a vari gradi di conoscenze teoriche, si procede, sempre in modo esperienziale, utilizzando diversi esercizi di consapevolezza, yoga, tecniche di respiro, movimento, meditazione, ascolto, contatto e visualizzazioni. Essenzialmente non c’è sesso ma in alcuni esercizi ci possono essere dei contatti fisici e anche condivisioni, e si possono raggiungere livelli di intimità molto profondi con i compagni. In ogni caso a nessuno viene mai chiesto di fare nulla contro la propria volontà, anzi imparare a rispettare e comunicare le proprie linee di fondo è parte del processo di conoscenza di sé. Si è più focalizzati sull’esplorare il mondo che c’è all’interno, invece che applicare regole esterne all’interiorità.

Nel mondo occidentale ci sono tantissimi ricercatori e operatori che si sono dedicati alla via tantrica LGBT, sia che siano di impostazione più meditativa o spirituale o energetica o sessuale. Ne citiamo solo alcuni invitando liberamente scegliere chi più vi attrae. In Italia da anni opera Shunyam di Uomo Sacro (www.uomosacro.org); in Olanda, ma attivo con seminari che organizza in varie città europee e anche oltreoceano, c’è Anand Rudra con Truetantra (www.truetantra.eu); in Germania c’è Armin Heining con Gay-tantra (www.gay-tantra.eu) mentre in diverse nazioni c’è il gruppo GayLoveSpirit (www.gaylovespirit.com); in Inghilterra Tantra4gaymen (www.tantra4gaymen.co.uk) e infine negli Stati Uniti la famosissima BodyElectricSchool (www.thebodyelectricschool.com).

Ciò che conta è quanto spesso si pratica, come si sceglie di portare le conoscenze acquisite nella vita di tutti i giorni e nelle nostre relazioni. Poiché le intenzioni di toccare la realtà e noi stessi con gentilezza, bellezza e sensualità toccano sempre il “mondo” e il “chi sei”, tanto vale essere presenti e ben svegli.

Nel tantra l’evoluzione dell’essere e la consapevolezza avvengono attraverso la totalità dei sensi. In modi e vie differenti tutti i diversi sentieri sono diretti a sperimentare che la gioia e l’estasi sono accessibili nella piena presenza alla realtà, senza distinguo e senza se, in una totale fusione con il mondo. Una fusione che è mentale, fisica, emozionale, quindi anche sessuale e spirituale, senza divisioni, ricordando che nessuno ne debba essere danneggiato: lo scopo è sempre vivere crescendo nell’amore incondizionato che fa muovere noi, il corpo e l’intero universo.

Ora che abbiamo in parte smesso di essere e di sentirci lontani dal paradiso, anche nel mondo LGBT aspiriamo sempre più a una sessualità e all’amore profondo e respiriamo sempre più pienamente la libertà di essere. È tempo che un nuovo paradigma possa emergere e come in ogni cosa c’è sempre un inizio, un punto di partenza. C’è spesso timore quando si inizia qualcosa di nuovo ma il dubbio è parte dello stimolo alla conoscenza, quindi buon viaggio ai temerari.