Al confine nordest dell’Italia si trova una piccola nazione con un grande polmone verde e un cuore che batte con tutti i colori dell’arcobaleno. Vi invitiamo a visitare la Slovenia.

(prima pubblicazione Pride luglio/agosto 2017)

 

La Slovenia è l’unico paese al mondo che ha la parola amore (love) al suo interno e in Europa, con il suo 60% di territorio coperto da foreste, è il terzo stato più verde dopo Svezia e Finlandia. Pulito e ordinato come la Svizzera, gode però in primavera ed estate di un clima italiano e come noi, pur nel suo piccolo territorio di poco più di 20.000 metri quadrati, offre mare, campagne anche ricche di vigneti (ma la birra è squisita), laghi e montagne dove poter sciare.

Come nazione è veramente giovane: fu il 25 giugno 1991 che la repubblica di Slovenia dichiarò l’indipendenza dalla Jugoslavia e, grazie alla vicinanza di Italia e Austria che non volevano un conflitto ai propri confini, vinse la successiva cosiddetta “guerra dei dieci giorni” riuscendo così a ottenere il riconoscimento della propria sovranità e a non essere coinvolta nella guerra civile che devastò Serbia, Croazia e Kosovo. Da febbraio di quest’anno è anche il primo paese slavo ad aver approvato l’unione civile con stepchild adoption inclusa, mentre l’adozione, la possibilità di fertilizzazione in vitro per lesbiche e la maternità surrogata per coppie omosessuali sono ancora vietate.

La leggenda vuole che la deliziosa capitale Ljubljana sia stata fondata da Giasone che dopo aver rubato il vello d’oro, nel suo viaggio di ritorno verso casa con gli Argonauti, in questa zona si imbatté e uccise un drago che è divenuto così il simbolo della città. Meta ideale per un fine settimana romantico, Ljubljana è uno scrigno pieno di meraviglie storiche, culturali e artistiche, con un’architettura unica dove chiese barocche e palazzi neo-rinascimentali si mescolano a incredibili edifici Art Nouveau e contemporanei e a magnifici parchi. Il tutto da visitare rigorosamente a piedi o con un giro in battello sul fiume Ljubljanica, senza dimenticare il castello collocato in cima alla collina nel centro storico, fermandosi ogni tanto per una pausa in uno dei numerosi caffè. Per alloggiare vi suggeriamo l’hotel Cubo se siete amanti del design o il maestoso Grand Hotel Union, rinomato sin dalla sua apertura nel 1905 quando la città era una delle perle dell’impero austro-ungarico.

A Ljubljana la scena LGBT non è esattamente imponente ma proprio da non perdere è una visita a Metelkova Mesto, un centro di cultura alternativa e underground che si è sviluppato all’interno di una ex caserma militare. Qui, in mezzo a installazioni artistiche all’aria aperta, si trovano diversi club tra cui il mitico Tiffany (gay) che al suo interno come una scatola cinese contiene il Monokel (lesbico). Non appena il DJ farà risuonare le note del pop balcanico vedrete le persone presenti letteralmente impazzire e scatenarsi a più non posso.

Spostandosi nell’area nord-ovest del paese, nel cuore delle alpi Giulie trovate due scenari da perfetta cartolina: il lago Bohinj e il monte Vogel, all’interno del parco nazionale Triglav. Sostando in quest’area vi suggeriamo il Bohinj Eco Hotel, una vera oasi di eleganza, pace e confort dove non manca l’area SPA, ma l’intera Slovenia è rinomatissima per le sue strutture termali. Da questa zona vi suggeriamo poi di dirigervi al lago Bled con il suo isolotto con chiesetta raggiungibile solo su barche a remi, e il castello dove assaggiare una fetta della di qui originaria kremšnita (torta alla crema), uno dei dolci sloveni più famosi insieme alla potica (pronunciare “potìzza”) diventata mondialmente virale dopo che papa Francesco a chiesto a Melania Trump, nata in Slovenia, se la prepara per il marito Donald alla Casa Bianca.

I migliori e più famosi ambasciatori del turismo sloveno nel mondo LGBT sono la coppia Matej e Mattej, titolari di LuxurySlovenia.eu e creatori della Pink Week www.pinkweek.eu, un pacchetto di viaggio LGBT specificatamente ideato per far scoprire nel mese di maggio le bellezze e l’arte gastronomica della loro nazione. Il giro si conclude di sabato sera con l’esclusivissimo Dragon Ball, una cena solo su invito dove è regolarmente presente il sindaco che per l’occasione fa illuminare di rosa le mura del castello. Alle 23 la festa apre le porte al pubblico e si balla fino alle 5 del mattino.

Non siete ancora del tutto convinti? Vi assicuriamo che perderete letteralmente la testa di fronte alla bellezza degli uomini sloveni, nelle cui vene scorre il sangue di così tante popolazioni che dai tempi degli antichi romani hanno conquistato, dominato o abitato queste terre che è difficile tenere il conto, ma la cui eredità genetica si esprime dal biondo al bruno, al fulvo e al nero carbone con sguardi tenebrosi misti a una riservata gentilezza incomparabili. Venite a scoprire il segreto meglio custodito del Vecchio continente.