Ad approfittare delle possibilità di YouTube ci sono anche giovani italiani, tra cui Giovanni Pilati, diciannovenne di Ferrara, che ha realizzato un video nel quale ha messo in rima le proprie idee riguardanti l’omosessualità. Blow Joe (“Sì, prende spunto dal nome di quella pratica mescolata con il mio, ma è fatto apposta per riderci sopra con leggera ironia”, ammette) è uno studente di ingegneria elettronica, musicista a 360 gradi: si destreggia anche dietro la consolle delle discoteche locali come dj. Sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una canzone rap con un linguaggio asciutto e diretto per “risvegliare l’amore per la vita in chiunque mi ascolti e puntare a un futuro dove ognuno vive con entusiasmo la propria diversità e non è costretto a reprimerla”. Nel giro di pochi giorni il video ha raccolto più di 20.000 visualizzazioni.

Il testo è ispirato alle vicissitudini del suo professore di inglese delle superiori, che durante l’infanzia ha vissuto negativamente la propria omosessualità. Pensieri in rima #1, dice Blow Joe, non ha certo aspirazioni velleitarie, piuttosto quello di “sensibilizzare le vittime di omofobia a cambiare la visione sul proprio mondo senza attendere che sia lui a cambiare intorno a te”. In una città di provincia dove fino a tre decenni fa i giovani omosessuali avevano come unico riferimento Gli occhiali d’oro di Bassani (non certo confortante), quello di Giovanni Pilati è un segnale più che positivo: “Sogno un futuro dove essere omo o etero ha lo stesso peso di essere biondo o moro!”.
La domanda sorge spontanea: ma il professore di inglese come l’ha presa? “Ha visto il video e ne era felicissimo, pieno di gioia; questo mi ha davvero colmato di soddisfazione”. Tutta un’altra storia, rispetto al film In & Out.