“Habemus Vallettum”. Finalmente, dopo ben 66 anni, Sanremo ha un vero uomo a fianco del conduttore. Ragazzi, tenetevi forte: sono già state esplose sonore cannonate, ma non erano i cannoni di Navarone! Sì, perché Carlo Conti bis – nel senso di seconda conduzione, dopo il successo dell’anno scorso – avrà a fianco il sogno proibito di tutti, dalla Signora Mia, non di Sandro Giacobbe, ma della città di Bergamo Alta, per dire, al podologo gay di Caltanissetta: lui, maschio sublime Troppo Caldo, bello come uno schiaffo di sole ai tropici, caldo criminale come il focoso Tonio de L’Onore e il Rispetto, Rodolfo Valentino al gianduia, il sofferente Ernesto de Le Fate Ignoranti: Gabriel Garko.
La fantasia massima di uomini e donne, astrolabio de’ noantri, il sensuale tenente Helmut Schultz di Settimo Torinese (c’è chi lo chiama ancora Dario), adone riflettente di Zagarolo, è stato infatti chiamato ad affiancare la bellissima modella e attrice rumena Madalina Ghenea, già miss Mondo per il senile guizzo creativo cinematografico Youth – La Giovinezza di Sorrentino: insomma, perfetta per tutti i pensionati musicofili che affolleranno Sanremo dal 9 al 13 febbraio. E si riderà con le imitazioni della strepitosa Virginia Raffaele.
Diciamo che lo scivolone di Garko dopo la conferenza stampa di presentazione del festival, però, è stato piuttosto clamoroso. Alla domanda del giornalista Renato Franco di Corriere TV su quale fosse l’ultimo vincitore di Sanremo, il nostro Valletto da Letto ha risposto Fragola invece che Il Volo: distrazioni di gioventù? Che la sua vera passione sia proprio il gustoso frutto rosso? Forse non lo sapremo mai, la sua agenzia tace.
Ma quest’anno c’è comunque un boa di struzzo arcobaleno che avvolgerà le metaforiche aste da microfono dell’Ariston: eh sì, mai si era vista un’edizione così esplicitamente gay.
Inchino a lei, ineffabile Patty, che torna a Sanremo per “festeggiare cinquant’anni di carriera divertendosi”, come ha dichiarato all’Adnkronos.
Che colore avranno i suoi Cieli Immensi? Quali emozioni desteranno le parole di Zampaglione? E proprio durante Sanremo uscirà il suo nuovo disco Eccomi con dodici inediti, prodotto da Michele Canova, con firme del calibro di Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Samuel dei Subsonica, Giuliano Sangiorgi, Emis Killa. Tranquilli, a proteggerci ci sarà Lady Sweetblack, quella certezza di Dolcenera che sarà perentoria: Ora o mai più (le Unioni Civili, forse? Alla buon’ora?).
La nostra paladina Arisa e la sua quotidianità semplice e incisiva, paperina delle paperine, ci regalerà Guardando il cielo (deliri atmosferici già trend: Valerio Scanu canterà Finalmente piove, mentre Annalisa predice addirittura Il diluvio universale). L’altra guerriera dall’elmo di fiamma, Noemi, cercherà segreti inconfessabili in La borsa di una donna.
Tra i superospiti del carrozzone sanremese ci sarà anche l’immortale Figlio del Sogno, il nostro Renato, ma anche Laura Pausini, ah amica inseparabile che ci coccola da mattina a sera, raggiungibile anche senza bisogno di prendere quel treno, ah quel treno! E i Pooh, anche loro festeggianti mezzo secolo di carriera e riunitisi per l’occasione. Persino Eros Ramazzotti approderà sulla Riviera dei Fiori per completare un programma sulla carta più gustoso che mai.
Ma occhio alle possibili sorprese, dal rapper Clementino, da Pechino Express al palco musicale più ambito con Quando sono lontano, alle rivelazioni Deborah Iurato e Giovanni Caccamo con Via da qui scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. La Fragola di Garko ritorna, ma questa volta canta Infinite Volte.
Vi ricordate che la nostra pioniera, sublime mamma Platy, venerabile Nostra Signora dell’Ispirazione iniziò ad arcobalenizzare Sanremo da un salone per parrucchiera e fare le sue inappuntabili cronache, facendoci sognare ad alto volume e proiettarci già lì, insieme a lei? Grazie dei fiori, sceglili tu!
Sì, perché intere legioni lgbt hanno amato da sempre incondizionatamente quell’irresistibile fascino di folklore e sentimento che trasuda dal palco dell’Ariston, quei look tra l’impresentabile, il fashion improbabile – Patty, stupiscici! – e l’agreste da ubriacatura in campagna con cuoco orso e piacione, magari proprio sul lungomare di Sanremo; oppure quella Felicità semplice e camp di Albano e Romina; o ancora la nostra Loredana che, chissà, potrebbe anche spuntare ad abbellire i sogni più disincantati (pensate che bello, se apparisse a fianco di Patty!). E poi, lei, solo a pensarla tornano i brividi: eterna, dolce, umanissima Mia Martini. Sì, almeno tu eri diversa.