Torna in scena il musical Priscilla la regina del deserto, 19 spettacoli, a partire dal 10 al 18 ottobre a Milano e dal 21 al 31 ottobre a Roma. Lo spettacolo è  liberamente ripreso dal film del 1994 vincitore di un Premio Oscar e del Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes “Le Avventure di Priscilla La Regina del Deserto” , commedia che ha segnato l’immaginario del pubblico lgbt.

Bernadette Bassenger, Mitzi Del Bra, e Felicia Jollygoodfellow, una trans e due drag queen, decidono di attraversare il deserto australiano per portare il loro show ad Alice Spring. Le loro esibizioni, con musica azzeccatissima, costumi spumeggianti e battute esilaranti, è l’occasione per una riflessione ampia sulla famiglia, sulle discriminazioni e sulle infinite gioie della diversità. A suon di successi internazionali come  “I Will Survive”; “Finally”; “It’s Raining Men” e “Go West”. Abbiamo intervistato l’attore Cristian Ruiz che interpreta Mitzi.

Il film Priscilla la regina del deserto è un classico nell’immaginario del pubblico gay. A oltre 20 anni dalla sua uscita nelle sale, che cosa ha da raccontare la versione teatrale?

Vivere un’esprienza dal vivo è sempre un’emozione grande, la versione teatrale di Priscilla offre lo stesso incredibile viaggio del film con il brivido di una vera e propria performance. Il testo è molto più vicino a dei reali sentimenti rispetto al film: amicizia, paternità, accettazione, divertimento, tutto in sole due ore di spettacolo.

Cosa ti ha convinto a misurarti con una parte in drag per “Priscilla la Regina del Deserto”?

Da sempre avrei voluto interpretare un ruolo così. Tick è una drag queen con un passato eterosessuale, un caleidoscopio di indecisioni, scelte, insicurezze e tanta tenerezza, insomma il ruolo perfetto per un attore. Quando mi è stato proposto non ho esitato un attimo a dire di si.In più posso sperimentare ogni sera cambi costume velocissimi (che mettono a repentaglio le mie entrate in scena) e glitter dappertutto… insomma cosa chiedere di più?

Ci racconti il dietro le quinte? Quanto tempo per il trucco, come si impara a ballare su tacchi vertiginosi?

In realtà tutti I miei cambi trucco sono praticamente in scena, ma ci sono degli accorgimenti per renderli efficaci e velocissimi…ah potessi svelarvelo! Quindi per i miei trucchi impiego circa… 20 secondi! Con I tacchi è stato più difficile, in una scena noi tre siamo vestiti da cheerleader con delle zeppe altissime e dobbiamo ballare su di una pedana incredibilmente piccola… e mobile. Ogni sera prego non mi giri la testa lassù, e fino ad ora è andata bene! In realtà dietro le quinte c’è uno spettacolo paralello dove in ogni momento c’è qualcuno che si cambia o si trucca tanto che incontro puntualmente le stesse persone negli stessi momenti, ogni sera! Insomma, bisognerebbe vendere un biglietto extra solo per assistere al backstage!

Lo spettacolo tocca temi apertissimi nel dibattito politico italiano e penso alla genitorialità gay e all’omo-transfobia. Come approccia il cast queste tematiche? E il pubblico?

Ovviamente tanti di noi del cast sono vicinissimi a questi temi. C’è una scena nello show dove noi tre troviamo la scritta “froci di merda” sul bus e cominciano le prime note di “True Colors”, ogni sera dedico quella scena a tutti quei ragazzi vittime di sopraffazioni omofobe, ogni sera siamo vicini a tutti quelli che mettono impegno nel farsi “accettare” (anche se non amo questa parola) e nel prendersi cura di quello che davvero sono.

Perché venire a vedere Priscilla a teatro?

Priscilla non è solo un musical dove si può riflettere, ma uno spettacolo pieno di colore, di luci e di bellissime musiche, dove si ride molto e ci si commuove dietro ad ogni angolo. Da spettatore ne ho goduto tante volte quindi perché non fidarsi di uno che lo ha già visto? Andare a teatro è sempre una ricchezza, incontrare gente, parlare di ciò che si è appena visto, cantare ed emozionarsi con gli attori in scena… io tutto questo proprio non me lo perderei!