Se la primavera risveglia i sensi, l’estate ne è l’esplosione: molti artisti a cavallo tra le due stagioni pubblicano i loro nuovi progetti.

Al ritorno di Mika e al suo nuovo No Place In Heaven abbiamo dedicato ampio spazio. Il cantante dei Killers Brandon Flowers si è recentemente avvalso dell’apporto di Neil Tennant per il quarto estratto dal nuovo album solista The Desired Effect. I Can Change è, dal punto di vista melodico, un tributo alla metà degli anni ’80, tanto da richiamare un sample tratto della famigerata Smalltown Boys e vede il cantante dei Pet Shop Boys (che peraltro si esibiranno a Roma all’Auditorium Parco della Musica il 25 giugno per una data extra del loro Electric tour) come voce fuori campo nel refrain del brano. Anche Adam Lambert, terminata per il momento la sua esperienza con i Queen, non poteva mancare di invitare un dinosauro del rock come padrino per il suo terzo album, The Original High, in uscita questo mese. Sicuramente scontata, ma la firma di Brian May non potrà che apportare maggiore smalto al disco, già anticipato dall’accattivante e al contempo malinconica Ghost Town. A cinque anni da Swanlights Antony Hegarty annuncia il nuovo album, ma non si tratterà di un disco degli Antony & The Johnsons; questa volta il cantante si è affidato alla co-produzione di Oneohtrix Point Never (musicista sperimentale statunitense) e di Hudson Mohawke (dj scozzese della scuderia Warp Records). Per questo motivo Hopelessness avrà un’impronta elettronica e sarà pubblicato con lo pseudonimo di Anohni.

“Adoro l’ostentazione. Io stesso sono una grande ostentazione”. A definirsi in tal modo è Will Young. Reduce dall’esibizione nell’oltraggioso musical Cabaret a Londra, il cantante britannico (uno dei primi ad aver fatto coming out da più di un decennio), ha recentemente pubblicato il suo sesto album 85% Proof, metafora per indicare la genuinità della sua musica: Love Revolution, contiene un richiamo a Loneliness, una hit disco del 2002 firmata dal dj Tomcraft.

Con I Just Go, Aiden Leslie ha dimostrato che non è necessario essere famosi quanto i suoi colleghi nominati sopra per produrre un video coraggioso. Nel clip che sta riscuotendo un discreto favore in rete, il cantante gay newyorkese racconta la difficile scalata verso un amore che si rivela instabile; la delusione che si ripete quando si crede di aver raggiunto la felicità e il conseguente ritorno alla dura realtà, “senza dubbio una delle canzoni più vulnerabili che io abbia mai scritto”, dice Aiden.