Non sappiamo se Paolo Tuci possa essere annoverato tra gli instancabili, gli ultimi ad abbandonare il dancefloor quando gli addetti alle pulizie sono già all’opera a fine serata. Di certo non è il tipo che si prende lunghe pause tra un disco e l’altro: la scorsa estate ha girato locali e discoteche proponendo A90, la raccolta delle hit disco del ventennio passato, rivisitandole e aggiornandole ai gusti odierni. Ad aprire il disco era l’inedita e irriverente Tutti A90, cantata in coppia con l’amico Immanuel Casto. A pochi mesi di distanza Paolo torna con Jem & Co., una carrellata delle sigle dei cartoni animati giapponesi in voga negli anni ’80, che hanno oltretutto contribuito al successo delle prime tv commerciali nel nostro paese. Un lavoro di cui ha curato personalmente la grafica, la regia video, la produzione musicale (quest’ultima assieme all’intuitivo Alessio Primavesi, già collaboratore di Bob Sinclar e Michel Telò), persino il booklet contenente i bozzetti originali fotografati dagli stessi disegnatori in fase di produzione: “Era l’unico modo perché il progetto assumesse una forma di come davvero ho vissuto io quei cartoni animati”.

È dunque un’altra operazione nostalgia che però ha un sapore tutt’altro che malinconico. Quante volte ci siamo sorpresi a cantare le sigle dei cartoni animati che ci hanno fatto da colonna sonora durante l’infanzia, quando con la merenda in mano non staccavamo gli occhi dalla tv nemmeno se ci avessero proposto – supponiamo – una partita di pallone in cortile (bleah, appunto)? Per quelli che allora erano piccoli, ma anche per gli appassionati dei cartoni animati giapponesi che hanno riempito gli schermi in quel periodo, Jem & Co. ci riporta con divertimento e un pizzico di sana goliardia a ricalcare le indimenticabili avventure di quei personaggi glitteratissimi. Così come lo sono gli Holograms, la band che accompagnerà sul palco Jem (alias “il bel cantante”, come dice il testo) al Queever di Torino il 15 marzo, dove vi attende una girandola di canzoni da riascoltare pogando a più non posso, sulle note di Occhi di Gatto, Mila e Shiro, Sailor Moon, Dragon Ball e tante altre. Impossibile stare fermi.

Né sta inerte Alex Palmieri che ha recentemente pubblicato Maniac, emblematica satira nei confronti dei talent show e delle relative selezioni, che sembrano lasciare poco spazio alla meritocrazia (come del resto in altri campi in Italia). Ai talent la pop star italiana replica con un clip caricato direttamente su web che,  guarda caso, ottiene invece il largo consenso del pubblico, senza dover passare per questo sotto il severo esame dei giudici televisivi.