Ci sono vicende meravigliose e terribili del passato che meritano di essere rievocate quando, a maggior ragione, trovano più di un riverbero nella sensibilità contemporanea.
Le polemiche accese in Francia attorno all’introduzione della legge sul matrimonio egualitario hanno portato fortuna e attenzione, suo malgrado, a Chloé Cruchaudet, eccezionale autrice di Poco raccomandabile (Coconino Press/Fandango, 168 pp. a colori, 19 euro), un capolavoro splendidamente disegnato, nonché pluripremiato in patria, che racconta l’autentica storia del parigino Paul Grappe, giovane caporale neosposo spedito al fronte della Grande Guerra.
Prima si amputa un dito per scampare gli orrori della trincea e poi abbandona il campo fuggendo dall’ospedale, riuscendo a evitare la galera grazie alla moglie Louise, che lo aiuta a travestirsi da donna e ad assumere l’identità fittizia della sarta Suzanne per ben dieci anni, fino all’amnistia generale per i disertori e al tragico epilogo della sua morte violenta per mano della stessa moglie.
Cruchaudet ha avuto accesso, oltre che a un romanzo del 2011 che riporta gli avvenimenti, La garçonne et l’assassin, anche ai verbali del processo per ricostruire la bislacca storia d’amore dei due coniugi, punteggiata da inaspettate complicità “femminili”, litigi e privazioni, sbronze e rivalità accese; queste ultime cagionate dal fatto che, nei panni di Suzanne, Paul incontrò le attenzioni sessuali di decine di uomini e donne che si davano convegno poliamoroso nel parco di Bois de Boulogne, malfamato allora come oggi.
L’autrice penetra in modo mirabile le psicologie tormentate di Paul e Louise e coglie nelle vite dei due personaggi le contraddizioni così tipiche di un momento storico cruciale nel ridefinire in senso moderno le identità di genere e i costumi sessuali degli europei. E ci ricorda quanti problemi di allora sono ancora dolorosamente attuali.
Parliamo di nuovo del palermitano bolognese d’adozione Giulio Macaione in occasione del suo approdo cartaceo alla casa editrice di fumetti lgbt Renbooks con I colori del vicino (52 pp. a colori, 8 euro), gustoso breve intermezzo d’impianto teatrale che spiega come si sono incontrati due personaggi gay di contorno già apparsi nel suo precedente romanzo a fumetti per ragazzi, Ofelia: l’orso Gaspare è rimasto chiuso a chiave nell’appartamento del suo spregevole (quasi) ex fidanzato, finché l’imperturbabile e affascinante vicino di balcone Andrea non lo irretisce con alcuni croissant caldi e lo salva con la sua premura.
Un’idea deliziosa, raccontata con abilità da un autore in crescita che aspettiamo con impazienza alla prova con soggetti di storie gay più consistenti.