L’autunno televisivo a stelle e strisce punta quest’anno su un tema che all’apparenza più tradizionalista non potrebbe essere: la famiglia. Eppure non di famiglia canonica si tratta, ed è possibile pensare che non sia ininfluente il grande successo di quell’apripista intelligente e al passo con i cambiamenti della società contemporanea che si è rivelata la pluripremiata serie Modern Family.
Tutto è iniziato l’11 settembre scorso, con il discreto esordio sulla Nbc – che ha totalizzato quasi sette milioni di spettatori – dell’atteso serial The New Normal di cui abbiamo già parlato su Pride qualche mese fa: una coppia gay riesce ad avere un bambino da una madre surrogata che diventa parte della loro famiglia insieme alla suocera burbera e omofoba, interpretata da una strepitosa Ellen Barkin. Accolto in maniera mediamente favorevole dalla critica (Robert Bianco di Usa Today ne ha parlato come di una “commedia sorprendentemente toccante”), ha generato un piccolo scandalo dovuto al rifiuto da parte di Ksl-Tv, un canale affiliato della Nbc la cui sede si trova a Salt Lake City, nello stato dello Utah, di trasmettere la sitcom per “scene troppo esplicite e caratterizzazioni offensive”. Questa presa di posizione ha sollevato le proteste degli spettatori.
Ma le “nuove famiglie” catodiche non finiscono qui. Dopo The New Normal è quindi toccato al titolo di punta della Cbs, Partners, la cui puntata pilota diretta dal veterano James Burrows è andata in onda il 24 settembre. Ideato dai validi creatori di Will & Grace, Max Mutchnick e David Kohan, sembra in effetti una versione tutta al maschile della celebre serie che contribuì non poco a sdoganare l’omosessualità in tv negli anni ’90. Qui non abbiamo più l’amica convivente etero del maschio gay ma un altro uomo a dividere il tetto, questa volta etero. La coppia decisamente affiatata è infatti composta da Louis e Joe, amici dall’infanzia e partner in affari (entrambi sono architetti). Il primo ha una personalità spiccata, appare piuttosto effemminato e sarcastico (lo interpreta Michael Urie che vi ricorderete negli sgargianti panni dell’assistente omosex della terribile Wilhelmina Slater nella serie Ugly Betty), mentre il secondo è il suo contraltare etero pacato e rassicurante (l’attore ebreo di origini ungaro-polacche David Krumholtz, già dr. Eppes, genio matematico in Numb3rs). Il nucleo famigliare atipico è ulteriormente “allargato” ai rispettivi fidanzati, l’avvenente infermiere ex modello Wyatt (Brandon Routh, il Superman di Superman Returns), compagno di Louis, e l’imprenditrice leggermente nevrotica Ali (Sophia Bush), anima gemella, perlomeno in apparenza, del placido Joe. Ma Louis e Joe hanno sempre visto le rispettive storie sentimentali terminare rovinosamente mentre, al contrario, la loro amicizia si rafforzava: così, quando Joe decide di chiedere ad Ali di sposarlo, si crea in realtà un’inedita frattura tra i due che offrirà nuovi spunti narrativi relativi all’insolita gelosia di Louis per Joe.
A completare il cast, in un ruolo piuttosto significativo e non di semplice contorno – un po’ come era l’esilarante Karen Walker in Will & Grace – troviamo la vicina di casa e confidente d’origine italiana Rosanna detta Ro-ro (Tracy Vilar).
A chi avesse notato la mimetica somiglianza di Partners con un omonimo serial della Fox trasmesso nel 1995, ha prontamente risposto uno sceneggiatore di Will & Grace, Jeff Greenstein, sostenendo che sia Mutchnick che Kohan fossero, ai tempi, grandi fan del medesimo. I due autori non hanno confermato, dichiarando invece di aver tratto ispirazione soprattutto dalla loro convivenza, essendo una coppia gay che sta insieme da vent’anni.
Anche la Abc Family, divisione del network americano Abc specializzata in sviluppo e commercializzazione di prodotti televisivi a target famigliare, ha in cantiere una sitcom incentrata su una famiglia ben poco tradizionale: si intitolerà The Fosters e racconterà gioie e dolori di una famiglia multietnica composta da bambini sia biologici che adottivi, cresciuti da una coppia di lesbiche. La produttrice esecutiva del pilot della durata di un’ora sarà nientemeno che la popstar e attrice di origini portoricane Jennifer Lopez mentre alla sceneggiatura lavoreranno gli autori Bradley Bredeweg e Peter Paige, quest’ultimo noto al pubblico gay come interprete di Queer As Folk nel ruolo di Emmett. Il cast di The Fosters non è stato ancora annunciato.