Paradossalmente, negli ultimi anni, alcuni paesi che non si erano mai pronunciati a favore di politiche antidiscriminatorie sull’orientamento sessuale hanno bagnato il naso a nazioni “europee” come l’Italia. Fra loro c’è lo stato d’Israele, dove Ivri Lider è uno dei maggiori artisti pop/rock di successo nonché portabandiera dei diritti della comunità gay. Dopo i primi due dischi, divenuti album di platino nel suo paese, nel 2002, in occasione della pubblicazione di Ha’anashim Ha’chadashim (The new people), Ivri decide che è il momento di gettare la maschera e, durante un’intervista per un quotidiano locale, dichiara apertamente la sua omosessualità… “Il coming out mi ha aiutato a essere più sincero con me stesso e con gli altri e ha reso più veritiere anche le mie canzoni. I miei fan hanno apprezzato questa mia lealtà, tanto che da allora la mia popolarità non è diminuita, semmai è cresciuta”.
Il 2002 è anche l’anno di Yossi & Jagger, un film che affronta per la prima volta pubblicamente il tema dell’omosessualità nell’esercito di Israele. Ivri ha composto la colonna sonora e, in seguito, anche quelle di altre pellicole a sfondo gay dello stesso regista Eytan Fox, Walk on water (2004) e The bubble (2006). In quest’ultima Ivri appare nella parte di se stesso, interpretando una commovente versione di The man I love di Gershwin. Tuttavia è nel 2007 che Ivri inizia a farsi notare anche al di fuori della terra madre: il video relativo alla canzone Jesse, cantata in inglese, fa il giro del mondo grazie a YouTube, e una miriade di teenager iniziano a scrivergli complimentandosi per la scelta dei bellissimi modelli utilizzati per il clip, ma soprattutto per il coraggio avuto nel rappresentare in musica l’amore gay tra due adolescenti. Ivri ricorda: “La reazione al video fu molto buona; fu apprezzato soprattutto per la delicatezza con cui ho mostrato l’innamoramento di un ragazzo gay nei confronti di un coetaneo etero. Il testo narra della frustrazione del ragazzo gay di fronte all’impossibilità di vivere un amore pieno nei confronti del compagno, che invece cerca solo il lato fisico e non emotivo nella relazione”. Al romanticismo di Jesse si contrappone Aluf Ha’Olam, tratto dall’ultimo album di Ivri Be’ketzev Ahid Be’tnuot Shel Ha’goof (The Steady Rhythm of Body Movements): “È una canzone sulle persone aggressive, non solo dal lato fisico, ma anche emotivo e lancia un messaggio contro lo strapotere del denaro”. Il video ritrae un incontro di boxe clandestina che termina inaspettatamente rivelando una forte componente omoerotica: “Volevo mostrare come un super macho può volere un contatto umano e scegliere di andare contro le regole imposte dal machismo”. In questi mesi Ivri sta preparando il suo primo album interamente in lingua inglese, di cui è stato anticipato il brano Mike (ascoltabile sul sito di Ivri), che farà parte del progetto Peace di Amnesty International: “L’ho scritto nella mia stanza d’hotel a NY dopo aver incontrato quello che stava per diventare il mio nuovo ragazzo. È una canzone molto personale e sono orgoglioso che l’abbiano scelta per questo progetto”.